Lo stress lavorativo può portare ad un disagio cronico. Importante è coltivare interessi e parlarne. La sofferenza provata in un ambiente lavorativo disagiante non va sottovalutata.
L’emozione che viene spesso riportata è la rabbia, che si crea in particolar modo in contesti di lavoro competitivi. Spesso la rabbia sale quando ci si trova in contesti lavorativi mal funzionanti, in cui non si colgono i segnali di tensione tra collaboratori rendendo l’ambiente poco soddisfacente e ostile. Questo clima lavorativo porta ad aumentare gossip, spesso distruttivi, vi possono essere sovraccarichi di compiti, feedback poveri o inconcludenti. Fino ad arrivare a vero e proprio mobbing.
Tutto questo processo parte da un’unica emozione: la rabbia, la quale se viene espressa può generare gesti distruttivi, se inespressa può dare origine a rimuginio mentale. La persona a volte prova ira, in quanto sente di non poter raggiungere l’obiettivo che si era prefissata, attribuisce così la colpa all’altro; è un meccanismo che parte da situazioni di frustrazione personale.
Il mancato rispetto delle promesse che il datore di lavoro ha fatto, sono cause dirette di reazioni d’ira, che porta ad un ambiente lavorativo poco salutare con conseguenze dannose per la persona ( ipertensione, disturbi del sistema immunitario, patologie gastriche), oltre a diventare conseguentemente poco produttiva, in quanto demotivata.
Coloro che sono più esposti a queste dinamiche presentano un ipercoinvolgimento lavorativo, identificandosi completamente in esso, a tal punto da destrutturare e mandare in confusione l’intero sistema psico- affettivopersonale.
Importante è pertanto coltivare la propria vita privata oltre a quella lavorativa, potenziando gli hobby, cercando di comprendere ciò che nel lavoro produce tensione , per poi confrontarsi con il proprio superiore per trovare una soluzione e rendere l’ambiente più favorevole.
La rabbia può avere l’utilità di affermare il proprio status all’interno dell’azienda stessa, può essere una risposta appropriata che aiuta a fare capire quando le cose non vanno, consente così di evitare di tenere nascoste le cause dell’insofferenza lavorativa.
Un’organizzazione aziendale valida dovrebbe imparare a riconoscere precocemente i campanelli d’allarme del malcontento lavorativo e intervenire preventivamente per evitare conflittualità e rapporti sociali intolleranti, potenziando così un confronto costruttivo.
Stress sul Lavoro – Mobbing: come intervenire preventivamente per potenziare un confronto costruttivo.
Articolo a cura della Psicologa Psicoterapeuta Dott.ssa Sara Garibaldi.
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