Riesci a gestire la tua rabbia? Ecco qui qualche semplice strategia..

Feb 17, 2016 | Emozioni

“Quel che turba gli uomini non sono le cose, bensì le opinioni che loro hanno su di esse”.

                                                                                                               Epitteto

La rabbia viene spesso associata alla violenza e all’aggressività, eppure ha aspetti positivi.

Senza di essa è difficile fare rispettare i propri diritti, è fonte di motivazione per il cambiamento, ha effetto intimidatorio per non lasciarsi sopraffare dagli altri.

Per utilizzare questa emozione proficuamente ed in maniera costruttiva bisogna imparare a gestirla, evitando reazioni violente.

La rabbia provoca reazioni fisiche e mentali, modificando il corso dei pensieri, la rabbia tende ad autoalimentarsi.

Impariamo a conoscerla, a livello fisico è caratterizzata da un’espressione facciale caratteristica, dall’accelerazione del battito cardiaco, dall’aumento della frequenza respiratoria, dall’innalzamento della temperatura e dalle contrazioni muscolari…

A livello mentale la rabbia si presenta generalmente quando i nostri programmi sono contrastati, quando ci troviamo di fronte ad uno ostacolo, l’ingiustizia subita porta a pensare che il mondo non sia perfetto e questo di per sè può causare rabbia, determinando comportamenti specifici quali l’attacco, il litigio, oppure la difesa, può anche portare a tirarsi indietro dal proteggersi, utilizzando una modalità meno attiva, di ritiro.

Il modo che abbiamo di arrabbiarci dipende dall’interpretazione che diamo all’evento, ossia dal significato che gli attribuiamo e ciò si lega alle nostre credenze e ad i nostri valori.

La collera spesso nasce dall’ insicurezza individuale riattivata dalla situazione che si sta vivendo.

STRATEGIE UTILI NELLA GESTIONE DELLA RABBIA:

– Praticate la respirazione addominale, inspirando profondamente, portando l’aria fin sotto l’ombelico, gonfiando l’addome per poi espirare, svuotando completamente la pancia, come se voleste risucchiarla all’interno del corpo.

(sequenze di 3 o 4 minuti)

– Rallentate il ritmo del respiro.

– Portate l’attenzione sulle mani e gli avambracci e rilassateli, al posto di reagire colpendo ciò che ostacola o insultando chi si mette contro di voi.

– Considerando il fatto che la rabbia tende ad autoalimentarsi, essendo il nostro pensiero rivolto all’ostacolo, gli altri diventano i “cattivi”, il pensiero è: “l’hanno fatto apposta”, “l’hanno fatto per farci stare male” e noi diventiamo degli inetti e degli incapaci; questo ci porta a vedere la realtà in modo sempre più negativo.

– quando si prova rabbia è importante non esplodere ma neanche implodere, ossia trattenere porta a sconvolgere l’equilibrio interiore, esprimere traducendo in parole porta a non esplodere con reazioni violente, ma neanche ad implodere trattenendo un’emozione.

Verbalizzare un’emozione permette di controllarla, pensare all’emozione permette di ridurne l’intensità.

– Utilizzare l’umorismo

– Parlare in prima persona singolare, usando l’io e non il tu, ad esempio al posto di dire: ” Mi dai sui nervi”, dire: ” Sono nervoso”, permette di esprimere la rabbia in maniera rispettosa, senza offendere gli altri.

Concludo dicendo che è impossibile non provare mai rabbia o irritazione, alcune persone hanno l’impressione di non provare questa emozione, si sentono incapaci di esprimerla in quanto la reputano un’emozione volgare, ma è un’emozione fondamentale.

                                                                                                    Psicologo Saronno e Como

 

E ora, riesci a gestire la tua rabbia grazie a queste piccole strategie?
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Articolo a cura della Psicologa Psicoterapeuta Dott.ssa Sara Garibaldi.
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