La paura richiede ascolto, non va demonizzata, la vita è un dono, eppure noi continuiamo a lasciarcelo sfuggire.
La paura non può essere ignorata, è una realtà esistenziale ed esperienziale, esiste.
La puoi rifiutare ma rifiutandola la reprimerai, il semplice ignorarla non implicherà che la paura sparirà, anzi, sarebbe come mettere la testa sotto la sabbia davanti a qualche cosa che temi, nascondendo la testa diventi più vulnerabile.
In questo momento storico, più che mai, è importante fare pace con questa realtà.
La paura del coronavirus ha a che fare con la paura dell’ignoto.
Tutto ciò che è nuovo, non conosciuto, può incuriosire ma allo stesso tempo spaventare, proprio perché non ne abbiamo mai fatto esperienza prima.
L’adulto, dispone dei mezzi e delle abilità necessarie per informarsi; conoscere è il primo e fondamentale passo per gestire la paura; informarsi correttamente, da fonti ufficiali, scientifiche.
Allo stesso tempo, stiamo assistendo al fenomeno sociale dell’infodemia, giornalmente veniamo letteralmente sommersi di informazioni sul coronavirus, a partire dalla televisione, fino ai giornali ed ai vari social media. Alcune sono notizie utili mentre altre sono notizie fuorvianti, imparare a riconoscere le fonti alle quali dare ascolto è fondamentale. Decidere di dedicare un tempo limitato all’ascolto di queste informazioni ci permette di non venire letteralmente invasi dal coronavirus, potendo quindi dedicare le nostre energie anche ad altro, a qualche cosa che ci piace fare e che normalmente non faremmo, magari per mancanza di tempo.
Durante le giornate, in cui il tempo viene dilatato e le abitudini vengono stravolte, è fondamentale costruirsi una routine, che si avvicini il più possibile alla routine precedente al periodo di quarantena. In questo periodo possiamo riscoprire hobby lasciati da parte o apprenderne di nuovi, cercare di fare attività fisica anche in casa, visto che il nostro corpo è la nostra casa, va rispettato, anche con una corretta alimentazione, cercando di limitare le abbuffate, che potrebbero aumentare in questo periodo, in cui il tempo è dilatato. Prendersi cura di sé è fondamentale, ognuno può farlo a suo modo: dal prepararsi una maschera viso a fare un bagno caldo. Credo che nulla arrivi per caso, neanche questa pandemia, ogni cosa ha un significato.
In questo periodo storico dove tutto è accelerato, è necessario fermarsi, impariamo ad ascoltarci maggiormente, ascoltiamoci, conosciamoci, prendiamo del tempo per stare con noi stessi. Molte persone rifuggono questo tempo, riempiendo gli spazi vuoti con mille cose da fare, per scappare essenzialmente da sé stessi. L’avventura più costruttiva e allo stesso tempo spaventosa per molti è conoscersi. Mi auguro che questo periodo che ci obbliga a fermarci, porti qualche curiosità in più rivolta a sé, solo conoscendoci possiamo instaurare relazioni funzionali e positive.
Ascoltiamo noi stessi e ciò che ci circonda, gli altri anche se a distanza, magari avremo l’occasione di capirci ed essere più empatici, ascoltiamo i suoni, osserviamo i fiori che sbocciano, segno che la vita va avanti, apprezziamo la natura.
La paura in questo caso è funzionale, perché ci aiuta a non esporci ad un pericolo oggettivo.
Pertanto restiamo in casa.
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Articolo a cura della Psicologa Psicoterapeuta Dott.ssa Sara Garibaldi.
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