STRATEGIE PER LA GESTIONE DEL PANICO:
Il panico ci chiede di prenderci cura di noi stessi e di vivere un’esistenza in armonia con la natura più profonda di ognuno di noi, in un certo senso è espressione della parte più sana e vitale sebbene…
In preda al panico, il tempo si ferma: passato, presente, futuro esistono come una singola forza schiacciante. Quindi, perversamente, vuoi che il tempo inizi a correre in avanti, perchè il futuro è l’unico posto in cui puoi immaginare una via di fuga da questo sovraccarico insopportabile di emozioni. Ma in quei momenti il tempo non si muove. E se il tempo non è in esecuzione, allora tutti gli eventi che noi pensiamo come appartenenti al passato o al futuro stanno in realtà accadendo contemporaneamente.
Sebastian Faulks, Engleby
Una delle caratteristiche più temute del panico è l’imprevedibilità.
Per riuscire a gestire il panico, si possono iniziare ad utilizzare delle strategie, quali:
1) ESSERE MINDFULL:
Essere consapevoli delle emozioni che si provano, accettandole così come sono.
Non opponendosi ad esse, ma cedendo.
Non evitando le situazioni sgradite, solo così possiamo comprendere ciò che l’emozione (il panico) sta tentando di comunicarci.
Opponendosi ad esso si rinforza e potenzia l’emozione stessa, diventando inevitabilmente poco utile e disagiante.
2) ESSERE INTRANSIGENTI CON Sè STESSO NON AIUTA:
Prendersi troppo sul serio porta a caricarsi di aspettative, che non sempre possiamo raggiungere, non sempre si può fare bella figura, scardinarsi dal giudizio che noi stessi ci diamo ci permette di essere più leggeri e compassionevoli verso noi stessi.
3) RIMETTERE IN CIRCOLO L’ISTINTO:
La maggior parte di persone che soffrono di panico tendono ad essere rigorosi e perfezionisti, pertanto riuscire ad assecondare il proprio istinto aiuta a fare fluire gli eventi con maggior spontaneità.
4) DISINTOSSICARE LA MENTE:
Chi soffre di panico, sa che ci sono luoghi (in genere sono quelli in cui ha fatto la comparsa il primo attacco) che si stampano nella mente; si può provare disagio anche solo a nominarli. Eppure il modo per esorcizzare il potere mentale che certi luoghi hanno, è quello di riuscire a rompere il circolo vizioso , distraendosi dallo scenario che li ha generati, creando situazioni con atti improvvisati in luoghi in cui si prova disagio, operando così un’azione di rottura.
Ad esempio: in autostrada, prima che esploda l’attacco di panico ci si può fermare in piazzola di sosta e raccogliere un fiore sulla strada, piuttosto che aprire e chiudere il cofano, ossia fare un’azione alternativa che normalmente non si farebbe in un determinato luogo.
5) TENERE UN DIARIO ANTIPANICO:
Può essere d’aiuto compilare giornalmente un diario, dove verranno annotati gli orari, i luoghi, i contesti in cui avvengono gli attacchi di panico.
Articolo a cura della Psicologa Psicoterapeuta Dott.ssa Sara Garibaldi.
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