Il logoramento che il lavoro può produrre si manifesta, laddove il lavoro è vissuto come mero dovere, un obbligo, qualche cosa di necessario ed imprescindibile ma non gratificante.
Lo stress dovuto all’attività lavorativa è tra le principali cause di problemi di salute, dell’aumento dell’assenteismo e della riduzione della produttività.
Il termine stress, deriva dal latino strictus, letteralmente significa ” serrato”, “compresso”.
H. Selye definisce lo stress come risposta non specifica dell’organismo ad ogni richiesta effettuata ad esso; evidenziando che gli animali sottoposti a stress sono più soggetti ad ammalarsi.
Le continue stimolazioni che provengono dall’ambiente possono minare l’equilibrio interno.
Esiste uno stress negativo chiamato distress: tutte le volte in cui aumentano le secrezioni ormonali, anche in assenza di eventi stressanti, logorando le difese psicofisiche del soggetto.
Mentre l’eustress è definito positivo, in quanto permette di allenare la capacità del soggetto all’adattamento consentendo il raggiungimento di obiettivi.
Lewin sottolinea come il clima organizzativo quindi lavorativo è circoscritto alle percezioni che l’individuo ha del proprio ambiente di lavoro ed origina dal comportamento degli individui e dai gruppi all’interno di una struttura.
Diventa pertanto particolarmente rilevante analizzare il clima organizzativo.
DISTRESS – EUSTRESS E CLIMA ORGANIZZATIVO.
Articolo a cura della Psicologa Psicoterapeuta Dott.ssa Sara Garibaldi. Riceve negli Studi di Saronno, Como e online via Skype e Whatsapp.
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