Il danno alla corteccia frontale può portare alla perdita delle inibizioni sociali, come dimostra il famoso caso neuropsicologico di Phineas Gage.
Phineas Gage nel 1848 era caporeparto di una squadra di operai impegnati nella costruzione di una linea ferroviaria nel Vermont, il loro compito era creare fori nella roccia con l’utilizzo di barre di ferro e dinamite.
Successivamente tappavano il foro con la sabbia di modo che l’esplosione avvenisse all’interno della roccia.
Il 13 settembre di quell’anno, mentre Phineas Gage stava lavorando, improvvisamente avvenne l’esplosione e la sbarra di ferro trafisse il suo cranio da parte a parte. Sopravisse all’incidente ma il suo carattere cambiò, da diligente lavoratore che sapeva relazionarsi bene con i colleghi, divenne impaziente, umorale, inconcludente, non terminava i progetti iniziati, era diventato irriverente, bestemmiava ed imprecava senza controllo.
Il danno cerebrale lo portò al cambiamento di carattere.
La sindrome frontale porta ad un quadro clinico caratterizzato da deficit cognitivi, disturbi comportamentali, emotivi e motori.
Sono compromesse le capacità attentive e di pianificazione delle azioni, si tende inoltre a non avere un adeguato impiego delle strategie di problem solving, perseverando così nei propri errori, con incapacità di inibire risposte comportamentali ed emotive incongrue rispetto all’ambiente.
CAMBIARE CERVELLO – CAMBIARE CARATTERE: Articolo a cura della Psicologa Psicoterapeuta Dott.ssa Sara Garibaldi. Riceve su appuntamento nello Studio di Saronno, Como e Online via Skype e Whatsapp.
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